La gastroenterite è una malattia dovuta ad una infiammazione dello stomaco e dell’intestino tenue e crasso: è in genere causata da virus e si manifesta comunemente con episodi ripetuti di vomito e diarrea.
È un disturbo altamente contagioso e molto diffuso, che rende conto di milioni di casi ogni anno in tutto il mondo; si stima che i bambini sotto i 3 anni abbiano in media 0,5-2 episodi all’anno di gastroenterite, che tutt’oggi rappresenta la prima causa di ospedalizzazione pediatrica.
Spesso viene chiamata influenza intestinale, sebbene non sia causata dal virus dell’influenza: si tratta infatti di infezioni completamente distinte e scollegate fra loro, in quanto quest’ultima è provocata da un tipo di virus specifico e causa principalmente problemi respiratori; la gastroenterite nell’80% dei casi è invece causata da virus diversi (in particolare rotavirus e norovirus), ma può anche essere conseguente ad infezioni batteriche, parassitosi o intossicazioni alimentari.
I disturbi principali che causa sono nausea, vomito, diarrea, crampi intestinali, mal di testa, sudorazione eccessiva, febbre e brividi: la sintomatologia solitamente compare entro 48 ore dal contagio e ha una durata variabile tra i 3 e gli 8 giorni.
Si tratta di una patologia che trova un fertile terreno di diffusione in tutti i luoghi dove si registra un’alta concentrazione di persone quindi chiunque può essere colpito dalla gastroenterite virale, ma la maggior parte delle persone recupera senza complicazioni; nell’adulto solitamente non sono necessari interventi particolari e il trattamento è mirato al miglioramento dei sintomi e alla prevenzione delle complicanze tramite una dieta leggera, l’assunzione di un’adeguata quantità di liquidi, l’utilizzo di fermenti lattici specifici e di farmaci sintomatici per il trattamento del vomito.
Nel caso di neonati o bambini piccoli è invece necessaria qualche precauzione in più perché sono soggetti a rischio disidratazione, la complicanza più grave legata alla patologia; tra i sintomi della disidratazione ricordiamo l’aumento della sete, urine scarse, bocca secca, perdita di peso, occhi infossati, assenza di lacrime, perdita di elasticità della pelle, che devono allarmare e richiedono il consulto del pediatra, soprattutto quando associati ad uno stato di apatia/sonnolenza e ad un’incapacità di trattenere i liquidi.
Nel caso di gastroenteriti nei bambini è quindi fondamentale procedere ad un trattamento con soluzioni reidratatanti orali che aiutino a prevenire la disidratazione garantendo un corretto recupero di liquidi ed elettroliti; in farmacia è possibile trovare diversi prodotti con la giusta salinità che vanno somministrati lentamente a piccoli cucchiaini, molto di frequente e che rappresentano la terapia di prima linea.
Per il trattamento della diarrea è poi importantissimo utilizzare dei fermenti lattici specifici (in particolare il Saccharomyces Boulardii o il Lactobacillus Reuteri) che risultano sicuri in pediatria e che hanno dimostrato efficacia nella riduzione del numero di scariche e della durata della patologia.
Altri rimedi utili che possono essere associati nel trattamento della gastroenterite sono prodotti naturali a base di tannini (ricavati dall’agrimonia, dal tè nero e dalla tormentilla) e di pectine (ricavate dalla frutta), che hanno attività antinfiammatoria a livello intestinale e che risultano molto utili nella riduzione delle scariche diarroiche; lo zenzero e la camomilla possono invece venire impiegati per sfruttare la loro azione antispastica ed antinausea.
A questi rimedi va poi associata una graduale rialimentazione con cibi vari, senza alterare eccessivamente la dieta abituale; è infine importante ricordare che nei lattanti non va sospeso l’allattamento al seno e che non è raccomandato utilizzare formule diluite o speciali per il trattamento di questa problematica.
a cura di:
Farmacia del Grappa
Romano d’Ezzelino